Assalto del M5St al Parlamento - Caliendo rinuncia

Assalto del M5St al Parlamento - Caliendo rinuncia

Assalto del M5St al Parlamento – Caliendo rinuncia

Le pressioni e le aggressioni del M5St alla Commissione contenziosa del Senato, colpevole di prendere in considerazione i ricorsi degli ex-parlamentari contro la delibera Fico-Boeri di ricalcolo retroattivo dei vitalizi, hanno ottenuto ieri (mercoledì 5 febbraio 20), a fine giornata, un importante riusltato: il Senatore Giacomo Caliendo, presidente dell'organo di giustizia interna, ha infatti dichiarato in aula che si asterrà dal partecipare al giudizio sulla controversa materia. La Senatrice Paola Taverna (M5St) ha gridato vittoria mentre il Senatore Pierferdinando Casini ha difeso la decisione di Caliendo.

Pubblichiamo il resoconto degli interventi:

Senato-Aula: sull'autodichia delle Assemblee parlamentari - 5 febbraio 2020

CALIENDO (FIBP-UDC). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

CALIENDO (FIBP-UDC). Signor Presidente, intervengo a difesa del Parlamento, di quest'Aula e di questo Senato. Ormai da alcuni giorni, l'incompetenza di alcune persone, di alcuni parlamentari e di alcuni rappresentanti politici mi inducono a fare alcune dichiarazioni. La prima: stamattina ho rilasciato una dichiarazione alla stampa per ricordare quali sono i compiti degli organi di autodichia che esistono alla Camera e al Senato. Innanzitutto, vi deve essere la garanzia che la politica ne resti fuori e deve essere assolutamente estranea la valutazione dell'opportunità nella decisione e nell'applicazione del diritto, perché altrimenti l'autodichia non è giustificata né per la Camera, né per il Senato. L'autodichia si giustifica solo se la giustizia è amministrata non solo con imparzialità e indipendenza, ma in base alle regole e le regole non appartengono alla politica. La politica valuta l'opportunità, che non può essere valutata dal giudice. Il giudice deve svolgere la sua funzione.

Tuttavia, ho visto che vi è un coacervo di iniziative per distruggere l'immagine del Senato e l'autodichia. Si è ricorso, prima, a un falso, dicendo che la decisione era già stata assunta: non è così. Si trattava di una proposta, addirittura precedente alle dimissioni della collega Evangelista; una proposta, come ce n'erano altre, ben diverse, quella sì formulata da me, ma accantonata. È quindi completamente diverso.

Leggo ora addirittura di un conflitto di interessi. Anche in questo caso, senatore Di Nicola, mi dispiace per lei, ma pensi alla giustizia del nostro Paese: ora c'è stato il taglio delle pensioni e chi decide sul taglio delle pensioni? La Corte dei conti, che si esprime nei confronti dei dipendenti pubblici, anche se il taglio riguarda pure i consiglieri della Corte dei conti.

AIROLA (M5S). E come è finita?

PRESIDENTE. Senatore Caliendo, si rivolga a me.

CALIENDO (FIBP-UDC). Ha ragione, signor Presidente. Dicevo che anche la Corte dei conti subirà il taglio, ma nessuno ha mai dubitato della sua imparzialità e della sua correttezza, sia quando ha dato ragione, sia quando ha dato torto ai ricorrenti magistrati. E così il TAR.

Nella vicenda specifica, pur non avendo alcun problema di conflitto di interessi, Presidente, ho raggiunto nella giornata di oggi la decisione di astenermi da quel processo e ciò ha una ragione specifica: quella di difendere il Senato e i principi della autodichia, che sarebbero messi in forse da iniziative che man mano vanno a salire, per impedire che sia assunta una decisione corretta, con le regole del diritto e non con la forza della maggioranza. (Applausi dal Gruppo FIBP-UDC).

TAVERNA (M5S). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TAVERNA (M5S). Senatore Caliendo, lei ha iniziato il suo intervento dicendo che avrebbe difeso il Parlamento. Io inizio questo mio intervento dicendo che difendo i cittadini italiani. (Applausi dal Gruppo M5S).

Lei ha fatto un preambolo per dire tutto, senza nominare mai quale fosse l'oggetto del suo intendere. Lo dico io: i vitalizi. Allora, senatore Caliendo, apro una breve parentesi, che non concerne l'aspetto giuridico, del quale lei sicuramente ha più competenza di me, ma riguarda un aspetto morale ed etico, sul quale io, come rappresentante dei cittadini italiani, sento di potermi esprimere in quest'Assemblea.

Sa quanto ci vuole per un cittadino italiano per andare in pensione? Minimo quarant'anni di contributi; sa quant'è servito ad alcuni dei suoi colleghi per vedersi riconosciuto il privilegio del vitalizio? Anche un solo giorno di Parlamento. (Applausi dal Gruppo M5S).

Allora, senatore Caliendo, ci consenta di ribadire fortemente la nostra idea e lo faremo anche in piazza, nonostante qui si tenti di difendere un privilegio e di affossare un diritto, quello di manifestare legittimamente nelle piazze contro il privilegio, che abbiamo già tagliato. Ciò che noi stiamo sostenendo in questi giorni è che probabilmente, considerando che lei, senatore Caliendo, prenderà il vitalizio, non sarebbe la persona più adatta a giudicare se quel vitalizio dovrebbe essere tagliato o meno. (Applausi dal Gruppo M5S).

Fuori da tanti populismi, che ci avete voluto attribuire, oggi le chiedo cortesemente, per il bene di questo Parlamento, di ritirare la sua presenza all'interno di quell'organo, per consentire che qualunque sentenza venga prodotta non abbia quel velo di opacità che purtroppo oggi ci sentiamo nel diritto di dover ricordare ai cittadini italiani.

Ricordatevi anche che questo è un privilegio che noi non consentiremo che venga reintrodotto; è stato tagliato e gli italiani vi ricorderanno che tanto tempo serve per contribuire ad avere una pensione, e che il metodo retributivo che voi avete chiesto a loro di dimenticare è il caso che lo dimentichiate anche voi. (Applausi dal Gruppo M5S. Congratulazioni).

DAL MAS (FIBP-UDC). Rinuncia al tuo!

CASINI (Aut (SVP-PATT, UV)). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

CASINI (Aut (SVP-PATT, UV)). Signor Presidente, ho il dubbio di non aver capito bene l'intervento della senatrice Taverna; o non ho capito io, visto che questo dibattito è avvenuto in Assemblea, o non ha capito lei. (Commenti della senatrice Taverna). Però, mi scusi, mi lasci... Anche per un fatto di...

PRESIDENTE. Senatore Casini, sono qui.

CASINI (Aut (SVP-PATT, UV)). Allora lei può essere anche garante.

PRESIDENTE. Io rifletto.

CASINI (Aut (SVP-PATT, UV)). Dato che la senatrice Taverna ha appena finito di dire che - sostanzialmente questo è il suo ragionamento - poiché il senatore Caliendo è in qualche modo parte in causa di questo procedimento, sarebbe meglio che lasciasse il passo in questo processo decisionale. Ha detto così o no?

TAVERNA (M5S). Sì, ha capito e ne sono contenta.

CASINI (Aut (SVP-PATT, UV)). Non ha capito: aveva già detto che si asteneva un minuto fa, per cui la notizia di questo pomeriggio è che la sua richiesta è stata accettata preventivamente dal senatore Caliendo.

TAVERNA (M5S). Allora non ha capito.

CASINI (Aut (SVP-PATT, UV)). Perché il senatore Caliendo... Scusate, ma le parole hanno un senso!

TAVERNA (M5S). E lei non lo ha capito.

PRESIDENTE. Colleghi!

CASINI (Aut (SVP-PATT, UV)). Posso star qua delle ore: il senatore Caliendo è venuto in questa sede spiegando che non c'è motivazione razionale e ha fatto l'esempio del presidente o dei membri della Corte dei conti che decidono in ordine a quello che è un tema che li riguarda, esattamente come era nella fattispecie che lo riguardava. Però ha anche aggiunto che, per evitare che ci siano fraintendimenti sul punto, ha deciso formalmente l'astensione da questo esame.

Credo quindi che una volta tanto dovremmo elogiare il senatore Caliendo ed essere tutti d'accordo che il lodo Taverna è stato accettato preventivamente, prima ancora della manifestazione che voi farete, legittimamente, quando la vorrete fare.

Dopodiché vi dico, colleghi, che mettere in contrapposizione il diritto dei cittadini e il diritto dei parlamentari è, a mio parere, una cosa sbagliata in termini sostanziali.

Comunque, è un procedimento incardinato in sede di Commissione in base a un principio di autodichia che esiste, che possiamo cambiare, ma che c'è dal momento in cui si è fatta la Costituzione e l'ordinamento democratico del Paese. (Commenti dal Gruppo M5S). Io non sto esprimendo un giudizio sul merito, per cui non capisco tutta questa eccitazione. Sto semplicemente dicendo che questo pomeriggio non vedo ragione di polemica poiché, prima ancora che lei parlasse, il senatore Caliendo ha detto che si sarebbe astenuto. Per me, senatore Caliendo, se vuole che le dica il mio parere, fa bene. Ha fatto bene a fare questo atto, proprio per evitare che ci siano fraintendimenti. (Applausi dal Gruppo FIBP-UDC e FdI).

 

 

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