Fino a che punto l'astensione dal voto può crescere senza intaccare sostanza e forma del sistema democratico (nella foto, un seggio elettorale)? Se lo chiede Montesquieu, pseudonimo di un grande conoscitore della costituzione e del parlamento, in una riflessione per La Stampa, nella quale, tra l'altro, osserva con preoccupazione la leggerezza con cui i leader politici celebrano "vittorie" conseguite con percentuali di votanti sempre più ridotte...
Ecco il commento:
x- Montesquieu - Si fa presto a dire astensionismo - La Stampa, 20feb23: