Gentile dottoressa Merlino,
La abbiamo vista ed ascoltata in puntate della trasmissione “L’Aria che tira”.
Erano suoi ospiti nello studio televisivo i giornalisti Giletti, Rizzo e Greco.
Immaginavamo un dibattito informato, rispettoso della pluralità delle posizioni rispetto alla questione all’ordine del giorno. Lecita speranza delusa.
Si parlava di vitalizi e l’avv.Paniz era in video. Rispondeva dal suo ufficio perché difensore di ex parlamentari titolari del diritto del vitalizio. A comando gli applausi o il dissenso del pubblico presente.
Ella ha introdotto dettando la conclusione, quasi a mettere un timbro: il vizio dei vizi della politica: il vizio del vitalizio.
Ha chiuso la trasmissione come interprete dei sentimenti dei “comuni mortali che non ce la fanno più…”. Vasto programma!
Non pensiamo che un professionista come Paniz abbia “spirito suicida”, come da Lei affermato, perché svolge la sua professione.
Il titolo della trasmissione è indovinato. Per “L’Aria che tira” ci piace ricordare Guccini in ‘Cirano’ “…venite portaborse, ruffiani e mezze calze, feroci conduttori di trasmissioni false che avete spesso fatto del qualunquismo un’arte…”.
La trasmissione, a nostro parere, non ha seguito i criteri della buona informazione. Ci rendiamo conto che il talk show non è un programma di rigorosa informazione. Siamo al surrogato sul piano giornalistico.
Ma esisteranno un limite, una misura anche nel produrre il surrogato?
Suo Nonno l’avvocato Mario Palermo, persona nota e stimata, oggi scomparso, dottoressa, è stato membro del CLN, componente della Consulta nazionale, sottosegretario alla guerra in tre governi, consigliere comunale e provinciale di Napoli, deputato e senatore dal 1948 al 1968, in anni in cui istituirono e votarono il così detto vitalizio, Presidente dell’Associazione nazionale mutilati ed invalidi di guerra ed Egli stesso invalido.
Eppure Lei non ha fatto trasparire alcuna emozione nel mostrare un video nel quale appariva un tal Di Maio in cerca di voti, che definiva gli ex parlamentari, quindi anche suo Nonno, ladri e parassiti, che hanno “ mangiato sulle spalle dei cittadini per molti anni”.
“Parigi val bene una messa” disse Enrico di Navarra. La Parigi di oggi è continuare a condurre talk show.
Originale la sua idea che ci sarebbe qualcosa che non quadra se si legifera alla vigilia di Natale. Sappiamo che in quei giorni quasi ogni anno si sono votati bilancio e finanziaria.
Comunque l’osservazione era riferita a provvedimenti presi per leggi che riguardavano le Regioni.
Da parte sua ha fatto cenno ad una campagna di odio nel Paese e poi ha dato spazio, attraverso video ed immagini, ad anonimi che insultavano ex parlamentari. Diritto di critica e diffamazione sono oggetto di numerose sentenze.
Dottoressa il moralismo non ha niente a che vedere con la moralità. Lo scherzetto ipocrita di trasmettere e appellarsi impropriamente al diritto di cronaca è un trucco noto. Confezionare trasmissioni a senso unico è possibile e attengono alla propaganda. Chi alimenta il rancore non costruisce la democrazia.
Chi delegittima le Istituzioni e cavalca il malcontento qualunquista evita impegnative analisi e pericolosi sconfinamenti in terreni dove abita il vero potere, particolarmente quello finanziario, che non ama la politica autentica, ed è responsabile del tentativo di delegittimare le nostre Istituzioni che sono persone in carne ed ossa e non fantasia.
Chi chiama casta gli eletti dal popolo secondo la Costituzione ha capito poco della democrazia ed indirizza ogni scontento verso falsi obiettivi, diseducando i giovani. Tutti possono essere eletti , soggetti al giudizio elettorale e sono elettori. La casta è proprio altra cosa. Si informi.
Un suo ospite ha affermato che in questo Paese “il problema sono i parlamentari che hanno fatto un buco enorme nel Paese con un sistema scandaloso”. Siamo dinanzi alla carenza del pensiero.
Dinanzi a tale limitatezza di che parlare? Soltanto un invito a studiare e ad avere memoria storica.
Lei ha giocato col patrimonio di libertà di questo Paese. Cerchi di riflettere. Siamo in uno Stato di diritto con la Costituzione, frutto della testimonianza anche di suo Nonno.
Cordialmente,
Francesco de Notaris e Giovanni Zaccagna - già Senatori della Repubblica –