Pubblichiamo la lettera di Francesco De Notaris a Mario Giordano, in cui si spiega in modo circostanziato perché non si presta a fare il punching-ball nel suo teatrino anti-vitalizi e perché rifiuta quindi l'invito (in fondo) a partecipare alla sua trasmissione:
Caro Direttore , non voglio convincerLa. Io mi confronto e non permetto che qualcuno mi tolga la parola, faccia l'istrione e pensi che noi siamo ladri. Io vado in campo neutro. Lei è intelligente. Stella sul Corriere della Sera ha pubblicato un riquadrato e mi ha dato ragione. Gli avevo parlato a Roma. Educato dai gesuiti...non ho mai pensato che 'generalizzare' è segno di saggezza. Occorre 'discernere' e 'contestualizzare'. Molte sono le problematiche intorno alla questione vitalizi. Tento di accennarne qualcuna: questione contributi comunque versati, tasse pagate sui vitalizi, cumulo per chi ha altri redditi, mancata progressione in carriera per pubblici dipendenti in aspettativa obbligatoria, possibilità di incrementare il lavoro per liberi professionisti, etc. Da quando c'è...casino sui vitalizi , il trasformismo ha subito un incremento con cambi di casacca.... etc. E poi c'è la strana storia di chi per poco è stato in Parlamento (non per sua responsabilità) ma ha pagato per cinque anni. I 5stelle all'inizio (ne ho parlato con Fico) credevano che non ci fosse una lira...come versamento. Infatti si parlava di 'eliminare' i vitalizi erogati. Lei sa certamente che per i contributi versati dalle tre legislature in poi i parlamentari dovrebbero avere di più, pur ricalcolando col contributivo (inesistente prima del 1996). E' stata inserita in delibera Fico l'idea incredibile di porre un tetto nel caso il ricalcolo avesse prodotto un incremento. Quindi i contributi c'erano! Il tutto a prescindere dall'opportunità dell'istituto del vitalizio. Ed ecco che occorre sapere 'distinguere'.
E poi , come definire i giornalisti ai quali l'INPGI ha applicato il contributivo dal Gennaio 2017 mentre per tutti gli Italiani il contributivo è stato introdotto nel Gennaio 1996? Privilegiati?
Direttore Giordano, Lei scrive libri, si indigna, etc., ma occorre legiferare sullo status dei Parlamentari e sui Partiti. Quello è il nodo.
Di Maio e Fico a me hanno detto che sanno bene che i Parlamentari hanno ragione...ma se ne sono accorti in ritardo.
Ancora: il tema vitalizi è nulla dinanzi all'attacco alle Istituzioni e agli organi costituzionali giurisdizionali.
Inoltre la propaganda stigmatizza i Parlamentari , ma sono tutti morti coloro che hanno introdotto questo Istituto e tra questi c'è il sen. Palermo, per 20 anni Parlamentare - uomo di governo padre della madre di Myrta Merlino, cioè nonno della giornalista... e uomo di potere in Campania. Dispiace che la Signora Merlino inserisca nell'elenco dei ladri e parassiti anche il nonno al quale dovrebbe essere molto grata... Ma questa è un'altra storia che attiene alla doppia morale ed alla ipocrisia.
Non entro in discorsi fuorvianti, né desidero impietosire per situazioni gravissime in cui versano soggetti che hanno dato lustro al Paese e vedove e vedovi che hanno creduto in un patto stretto con lo Stato e messo in discussione dopo decenni. Critico chi cerca di attaccare gli Organi competenti a dare giustizia ritardando le sentenze che devono fondare sul diritto e su nessuna altra considerazione anche se di particolare rilievo. C'è chi in Aula chiede processi veloci ed eliminazione della prescrizione e poi intimidisce i componenti di un Organo giudicante del Parlamento.
Caro Direttore ci sarebbe da considerare il montante complessivo sul quale si fonda l'erogazione di un vitalizio o di una pensione.
Certamente Lei a parità di anni di lavoro prenderà sempre molto di più di quanto sarà dato a chi ha versato meno di Lei.
Io, ad esempio, tra i primi in una graduatoria per incarichi dirigenziali in un ente pubblico, essendo Parlamentare, non ho avuto l'incarico e , fatti i conti al minimo, ho perso, fino alla fine della mia carriera almeno 600 mila euro lordi. Ho versato al Senato con i calcoli rivalutati, oltre 370 mila euro (ho i documenti).
Quindi, caro Direttore, la questione è...scivolosa.
Se voglio fare il populista potrei dirLe che un ragazzino che abitava sul mio stesso pianerottolo a Napoli, ora a Milano , dopo essere stato tra i più importanti banchieri italiani ed europei, prende di pensione quasi 50 mila euro al mese. Immagini quanto ha versato per gli alti compensi.
La ringrazio per la Sua risposta.
Lei giocherebbe a tennis tavolo con me?
La ringrazio per l'attenzione e buon lavoro
Se Lei è il degradante io sarei il ladro e parassita.
Nulla di tutto questo sia per Lei che per me.
Cordialmente. Francesco de Notaris
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Caro senatore,
sono il degradante Mario Giordano. Io non ho paura di far brutta figura. Se vuole venire in trasmissione, la aspetto. Sogno di trovare qualcuno che mi convinca che la porcata dei vitalizi non sia una porcata. E’ un’impresa difficile, ma non impossibile. Ci provi. Mg