IL PUNTO DI VISTA - La centralità della politica estera

IL PUNTO DI VISTA - La centralità della politica estera

IL PUNTO DI VISTA – La centralità della politica estera

Un tempo, neanche molti anni fa, era la regola per eccellenza del dibattito politico italiano. E in quasi tutti i partiti. Cioè, non si potevano affrontare temi e argomenti della politica nazionale senza prima aver approfondito ciò che capitava a livello europeo ed internazionale. Ora, dopo i danni provocati dal populismo anti politico, demagogico e qualunquista che ha ridotto l’intera politica ad una aridità culturale ed ideale impressionanti, lentamente si può cercare di invertire la rotta. A cominciare, appunto, dai temi riconducibili alla politica estera. E, nello specifico, anche a ciò che accade e sta accadendo nel vecchio continente, l’Europa.

Perchè in discussione non ci sono solo e sempre gli equilibri dettati dai risultati elettorali con la definizione dei relativi e scontati organigrammi di potere. Semmai, e al contrario, c’è il ruolo che il nostro paese può e deve avere nella costruzione della nuova e futura Europa da un lato e, soprattutto, di come collocarla negli equilibri a livello internazionale.

E questo per la semplice ragione che affrontare i temi legati alla politica estera significa anche, e soprattutto, contribuire a definire l’identità politico, culturale e programmatica dei rispettivi partiti. La chiarezza dei partiti del passato, su questo versante, era esemplare. E, pur senza alcuna regressione o tentazione nostalgica, la politica e i partiti tornano centrali e credibili solo se sono chiare le prospettive che si perseguono a medio e lungo termine. Non si può più vivere di solo populismo ed opportunismo.

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