“In ricordo di Gerardo Bianco” – Alla Camera, con il presidente Mattarella, la commemorazione, co-promossa dall’Associazione ex Parlamentari

“In ricordo di Gerardo Bianco” – Alla Camera, con il presidente Mattarella, la commemorazione, co-promossa dall’Associazione ex Parlamentari

“In ricordo di Gerardo Bianco” – Alla Camera, con il presidente Mattarella, la commemorazione, co-promossa dall’Associazione ex Parlamentari

Si è svolta stamani, nell’auletta dei gruppi parlamentari, alla Camera dei Deputati, la cerimonia di commemorazione di Gerardo Bianco, in ricordo del suo ruolo politico, del suo impegno civile e della sua figura umana. Alla presenza dei familiari di Gerardo Bianco, del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e in un’aula stracolma di parlamentari in carica ed ex, nonché di personalità e amici, sono intervenuti, nell’ordine, il presidente della Camera, Lorenzo Fontana e la vicepresidente della Camera, Anna Ascani e, quindi, con brevi interventi in ricordo dello storico esponente della DC, del PPI e presidente emerito della nostra Associazione, l’on Pierluigi Castagnetti, l’on. Giampaolo  D’Andrea, il prof. Adriano Giannola. La cerimonia, moderata da Massimo Franco, si è conclusa con gli interventi dell’ex presidente della Camera, Fausto Bertinotti, dell’ex presidente del consiglio e segretario del Pd, Enrico Letta e dell’on. Flavia Piccoli Nardelli. La manifestazione è stata organizzata dalla Camera dei Deputati in collaborazione con ANIMI (Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d’Italia), Istituto Luigi Sturzo, SVIMEZ (Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno), Accademia Vivarium Novum e Associazione degli ex parlamentari della Repubblica Italiana.

Il video integrale dell’incontro disponibile nella sezione Temi di attualità. 

Intanto, qui di seguito, una sintesi degli interventi ripresa dalle agenzie di stampa:

 FONTANA, 'RIGORE MORALE, POLITICA E CULTURA PER LUI INSCINDIBILI'
 (Adnkronos) - Roma. Gerardo Bianco "ha lasciato un ricordo indelebile non solo per la sua assidua presenza in queste Aule, ma anche per la sua personalità politica al di fuori del comune, per il suo stile composto e mai sopra le righe, per il rigore morale che tutti gli hanno sempre riconosciuto e per la sua profonda cultura". Lo ha sottolineato il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, in occasione della commemorazione di Gerardo Bianco, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Visse la sua carriera politica in gran parte nella Democrazia e poi negli anni Novanta nel Ppi e nell'Ulivo e, dopo aver lasciato il Parlamento nel 2008, il suo impegno si indirizzò "sempre più alla passione, che mai lo aveva abbandonato, per gli studi classici e per i grandi autori della latinità e della tradizione culturale italiana. Con la sua monografia su Francesco De Sanctis, edita nel 2009, Bianco -ha detto ancora il presidente della Camera- non solo rese omaggio a un patriota risorgimentale suo conterraneo, ma volle, a me sembra, tramandarne il messaggio. Per De Sanctis, autore della prima Storia della letteratura italiana, scienza e vita erano, infatti, legate da un nesso indissolubile in quanto la politica trova la sua inesauribile fonte vitale nella cultura classica e nel patrimonio ereditato dal passato. In quest'ottica, non credo che Bianco, come pure è stato scritto, fosse un intellettuale prestato alla politica: i due aspetti della sua vita, quello culturale e quello politico, erano per lui -ha concluso Fontana- attività fisiologicamente inscindibili".

 

ASCANI, 'UOMO DI PARTE SI BATTEVA DEMOCRATICAMENTE PER I SUOI VALORI'
 (Adnkronos) - Roma. Gerardo Bianco "non ho avuto la fortuna di conoscerlo ma, rileggendo alcuni dei suoi interventi, ho avuto la netta impressione di trovarmi di fronte a un uomo di partito, nel senso più nobile che ha questa espressione. Non ambiva a sintetizzare il tutto; si sentiva rappresentante di alcuni valori e, in questo senso, si sentiva democraticamente parte e si batteva per quei valori, senza infingimenti". Lo ha affermando la vicepresidente della Camera, Anna Ascani, ricordando la figura dell'esponente Dc nel corso della commemorazione organizzata alla Camera. "Oggi -ha aggiunto- lo ricordiamo, qui, perché questa Istituzione lo ha visto deputato efficiente e discreto, leale e gentile, capace di legare insieme profondità di studio e cortesia di tratto. Lo ricordiamo qui perché in tanti lo hanno stimato e amato. L'accademia, la cultura, la politica: tante sono state le sue esperienze, tutte attraversate lasciando in ognuna di esse il segno della sua intelligenza. Gerardo Bianco è stato un intellettuale pratico che non si limitava ad osservare e descrivere procedure, convenzioni, consuetudini, ma che non perdeva occasione per dare voce ai fermenti, alle dinamiche di rapporto tra i soggetti che esprimono i poteri dello stato, tra i partiti e le istituzioni. Un 'militante' del Parlamentarismo. Un parlamentarismo -ha concluso Ascani- dove riformare non significava stravolgere ma aggiornare, dove innovare richiedeva anche il coraggio di conservare quanto l'esperienza poteva suggerire in termini di prudenza e saggezza istituzionale".

 

LETTA, 'LIBERO E CORAGGIOSO, SU SCONFITTE E SU PARTITO SUE IDEE SERVONO ANCHE OGGI'
 (Adnkronos) - Roma. "Una persona libera e coraggiosa, determinante per la politica italiana. Senza il suo coraggio e la sua azione non ci sarebbe stato il centrosinistra". Lo ha detto Enrico Letta ricordando Gerardo Bianco alla Camera. "Visse anche delle sconfitte, e avendo vissuto io con lui in quegli anni quelle sconfitte, e poi anche altre successive, ho memoria del suo atteggiamento lungimirante -ha spiegato il segretario del Pd-. Noi giovani chiedevamo decisioni subito, lui capiva che c'era bisogno di guardare ai tempi lunghi. Un’ alternativa la si costruisce con tempi lungi, lo ha fatto per la sconfitta del '94 e del 2001, con quella pazienza che serve anche oggi". Letta, infine, ha ricordato "la sua idea di un centrosinistra plurale, con spazio per tutte le anime, e quella di un partito non personale che testimonia il fatto che la politica deve essere fatta da partiti con metodo democratico in cui si discute, con i tempi necessari, e poi chi guida non è proprietario di un partito che è comunità. È l'insegnamento di Gerardo Bianco oggi più bello".

 

BERTINOTTI, 'HA DIMOSTRATO CHE LA POLITICA PUO' ESSERE NOBILE'
(Adnkronos) - Roma. "Un europeista che ha guardato al mondo, da quello che chiamava il sud dell'Europa, con quel Mediterraneo che osservava e viveva con gli stessi occhiali di Giorgio La Pira. Ha portato un bagaglio straordinario di umanità nelle Istituzioni, mostrando che si può viverle considerando il dialogo e il confronto. anche aspro, la legittima riconoscenza del valore della politica. Ricordare Gerardo Bianco vuol dire ricordare che la politica può essere nobile". Lo ha affermato Fausto Bertinotti, intervenendo alla commemorazione di Gerardo Bianco. "Il Parlamento -ha aggiunto- è stato il suo punto di leva della concezione della democrazia, un Parlamento che era espressione di un'idea della democrazia, istituzioni e popolo, e di confronto e di pluralità nella politica".

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