La scomparsa di Angela Bottari - un ricordo di Anna Maria Carloni

La scomparsa di Angela Bottari - un ricordo di  Anna Maria Carloni

La scomparsa di Angela Bottari – un ricordo di Anna Maria Carloni

Ad un mese dalla sua scomparsa, l’Associazione degli Ex Parlamentari ricorda l’on. Angela Bottari ed io lo faccio con grande commozione perché la sua è una perdita immensa.
Angela Bottari fa parte della vita e della storia di una generazione di ragazze che negli anni 70 e 80 ha lottato contro la violenza e il patriarcato quando ancora era vigente il Codice Rocco e la violenza sessuale era inserita nel codice penale tra i reati contro la morale pubblica e il buoncostume.
Angela è stata una parlamentare del PCI ( dal 1976 al 1987) molto combattiva e coraggiosa e fino agli ultimi mesi della sua vita e’ sempre stata una combattente delle libertà e dei diritti.
Ma soprattutto Angela è stata e resta un simbolo della lotta contro il patriarcale codice Rocco lasciando una forte impronta legislativa sia contro la violenza sulle donne sia anche per il superamento del delitto d’onore .
Un simbolo Angela lo è diventata non tanto e non solo in quanto relatrice del primo testo di legge unificato contro la violenza sessuale, ma proprio per essersi clamorosamente dimessa da quel ruolo, contravvenendo anche alla ferrea disciplina di partito e di gruppo vigente allora .
Fu nel 1983 quando il Parlamento votò a favore di un emendamento di Carlo Casini , del Movimento per la Vita che cancellava la violenza come reato contro la persona , iscritto finalmente e per la prima volta nella proposta di legge unificata , per riportare il reato come voleva il fascismo con il codice Rocco , tra i delitti contro la morale pubblica.
Immediatamente e prima che la presidente Iotti passasse all’artico successivo, Angela Bottari chiese la parola , dichiarò le proprie dimissioni da relatrice bloccando l’iter della legge. Lei stessa in una intervista ricorderà lo sgomento dell’Aula maschile , compreso quello dei suoi compagni di partito e invece l’applauso corale della parte femminile.
Tutte applaudirono e dalle tribune le donne dei movimenti , che erano presenti in gran numero srotolarono uno striscione .
C’era scritto “ Io persona”.
Il gesto libero ( disubbidiente e anticonformista ) di Angela rappresentò un tornante per l’apertura di un dialogo tra movimento femminista, partiti ,che allora avevano un forte radicamento sociale ma leadership tutte maschili e istituzioni, che influenzò positivamente la legislazione di quegli anni.
Oggi dopo il 25 novembre scorso , giornata internazionale contro la violenza di genere e quell’onda inaspettata di giovani , donne e anche uomini , che ha attraversato le strade di Roma e di molte altre città , tornano in mente le grandi manifestazioni degli anni 70’ , allora di sole donne , e ancora più di allora la distanza dai partiti e dalle istituzioni .
Non sappiamo immaginare quali seguiti e sviluppi potrà avere questa straordinaria mobilitazione di centinaia di migliaia di persone , ma oggi come allora conta l’apertura reale all’ascolto e al dialogo con la giovane generazione in movimento.
La storia esemplare e gli insegnamenti dell’on Bottari per questo ci sono di grande aiuto..così che Angela resta viva tra noi.
Alla sua famiglia esprimiamo la vicinanza più affettuosa di tutta la comunità dell’associazione degli ex parlamentari.

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