Il titolo, come si può vedere qui sotto, è nello stile della casa. Poco elegante. Ma sono stringenti e, diremmo, impeccabili i concetti con cui Vittorio Feltri respinge l'idea del vice-premier pentastellato Lugi Di Maio di finanziare l'aumento delle pensioni minime con i tagli alle cosiddette "pensioni d'oro". In sintesi: a) dei sussidi ai non-abbienti, anche quelli anziani, deve farsi carico la fiscalità generale e non i pensionati, d'oro e d'argento che siano, che hanno versato contributi per tutta la vita; b) il sistema retributivo avrà anche molti difetti e va cambiato, ma le riforme si fanno pro-futuro e non retroattivamente. Ecco il commento pubblicato da "Libero":
- Vittorio Feltri - L'assalto M5St all'Inps. I pensionati non devono mantenere gli sfigati cari a Di Maio - Libero, 25giu vittorio feltri - di maio e le pensioni d'oro