Indotti, forse, in errore da una dichiarazione menzognera di Di Maio, molte agenzie di stampa e molti giornali hanno dato oggi notizia della ordinanza della Cassazione come se si trattasse di una bocciatura di un ricorso contro il taglio dei vitalizi.
Nulla di più infondato ! Non c’è stato alcun pronunciamento della Cassazione sul taglio dei vitalizi.
Sollecitata da una richiesta di regolamento preventivo di giurisdizione avanzata dall’ex deputato Paolo Armaroli, la Corte di Cassazione si è limitata a stabilire che il giudice competente a giudicare la controversia in corso non è il giudice ordinario ma il giudice "interno".
Ciò che è più importante, però, è che l’ordinanza della Cassazione ha motivato la competenza degli organi giurisdizionali delle Camere a giudicare della controversia in atto, sostenendo ciò che fin dall’inizio di questa vicenda noi abbiamo sempre sostenuto: che indennità parlamentare e vitalizio non sono assimilabili a retribuzioni e pensioni dei dipendenti pubblici; che nei presupposti e nelle finalità esiste un collegamento stretto tra indennità parlamentare e vitalizio; che indennità e vitalizio non sono privilegi ma garanzie poste dalla Costituzione a tutela della libertà di scelta dei cittadini dei propri rappresentanti (art. 48 Cost.), per consentire a tutti i cittadini di accedere in condizioni di parità alle cariche elettive (art. 51) e per tutelare ogni singolo parlamentare affinchè possa esercitare la propria funzione senza vincoli e condizionamenti di qualunque natura (art. 67 Cost.)
Tutto questo significa che il tema in discussione non è l’ammontare delle indennità parlamentari o dei vitalizi, ma il sistema di garanzie costituzionali che tutelano le libertà e l’autonomia della funzione parlamentare.
E' questo l'oggetto principale dei 2.154 ricorsi presentati.
Noi ci aspettiamo che i giudici “interni” si spoglino delle loro appartenenze politiche ed esercitino con imparzialità, come prevede la Costituzione e la legge, la funzione loro assegnata, facendo prevalere la logica del diritto e della Costituzione sulla logica dello schieramento politico.
A questo proposito esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per notizie fake che tendano a creare un clima di condizionamento e di pressione sull’operato dei giudici.
Antonello Falomi
Corte di Cassazione - Ordinanza Armaroli ordinanza armaroli (2)