La struttura intitolata al ministro Francesco Fabbri PALAFABBRI, ECCO IL PALASPORT DI PIEVE DI SOLIGO Intensa e partecipata la cerimonia ufficiale lo scorso 27 maggio
PalaFabbri è ora il nome del palasport di Pieve di Soligo, ubicato in via Mira e inaugurato a luglio 2017: è stata coronata da un grande successo di partecipazione e da un alto gradimento la cerimonia ufficiale di intitolazione al ministro Francesco Fabbri (1921 - 1977) della moderna struttura, importante e qualificata per la pratica agonistica, il benessere, il tempo libero e le attività culturali e sociali del territorio, svoltasi nella mattinata di sabato scorso 27 maggio. Oltre 450 persone sono intervenute all’evento, e tra loro una folta compagine di giovani alunni e studenti delle scuole di Pieve di Soligo, insieme a rappresentanti istituzionali e associativi e a delegazioni arrivate anche da fuori provincia di Treviso. “Memoria del futuro”: questa la visione che ha attraversato i vari momenti dell’incontro, presentati da Elisa Nadai, che hanno intrecciato il ricordo della persona e dell’opera del senatore e ministro Fabbri con la scelta di intitolare proprio all’insigne statista nativo di Solighetto il palazzetto dello sport, nel segno della qualità della vita e del progresso civile e sociale che sono state in vita le stelle polari dell’impegno istituzionale e comunitario di Fabbri, in particolare a favore delle nuove generazioni. Lo hanno evidenziato nei loro interventi il sindaco Stefano Soldan, il presidente della Fondazione Francesco Fabbri Alberto Baban, la presidente del Consorzio Bim Piave Treviso, Cristina Da Soller, e il coordinatore VIP e promotore della petizione per il PalaFabbri, Marco Zabotti. Dodici i firmatari di questo testo indirizzato a dicembre 2017 alla Città di Pieve di Soligo, tutti legati per i ruoli pubblici svolti in prima persona (o da parte di familiari scomparsi) a realtà amministrative, istituzionali e consortili distintive dell’opera del ministro Fabbri, a cominciare da quello di primo cittadino: insieme a Zabotti, Enrico Dall'Anese, Giustino Moro, Luciano Fregonese, il compianto Sergio De Stefani, Antonio Padoin, Gianpietro Tittonel, Evelina Tomasella, Fabio Sforza, Giuseppe Furlan, Franco Lorenzon, Paolo Tomasi. Grazie all’impegno dei firmatari, della rete Vite Illustri VIP, della Fondazione Fabbri, e alla generosa disponibilità della società SGS Sport Management che gestisce le attività del palasport cittadino, con il fattivo sostegno dell’amministrazione comunale, si è giunti per tempo al via libera all’intitolazione del PalaFabbri. Alla cerimonia sono arrivati i messaggi di saluto del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e del cardinale pievigino Beniamino Stella. “Ho conosciuto personalmente, incontrato più volte e stimato in vita il compianto Senatore e Ministro Francesco Fabbri - ha scritto il porporato - una personalità politica di straordinario rilievo per la storia della nostra terra. La radice del suo impegno amministrativo e politico, qualificato e competente, discreto e disinteressato, al servizio delle istituzioni locali e nazionali, fino ai più alti livelli di governo della Nazione, è stato sicuramente nella sua fede cristiana, robusta ma senza ostentazione, serena e naturale, e mai nascosta, coerente nell’ambito privato e soprattutto nel pubblico, vissuta sin da giovanissimo nella sua attività di socio e responsabile dell’Azione Cattolica”. “Il ministro Fabbri è stato esemplare e trasparente nel suo itinerario umano e spirituale - ha osservato ancora Stella - traducendo in fatti concreti l’idea e un profilo della politica come “forma esimia della carità”, lungimirante e lucida nei propositi, onesta e trasparente nelle opere, capace di avere uno sguardo attento e personale sulle esigenze delle singoli e della comunità. Egli è stato, ed è tuttora, un luminoso punto di riferimento …. un vero e autentico simbolo di questa terra”. L’arciprete monsignor Giuseppe Nadal ha benedetto l‘opera scultorea del busto di Francesco Fabbri realizzata dal maestro Valerio De Marchi, salutata con vivo apprezzamento da tutti i partecipanti. Essi hanno pure applaudito a lungo le esecuzioni musicali di Enrico Nadai che hanno intervallato i momenti dei discorsi ufficiali, a partire dall’inno nazionale. Consensi unanimi anche per la proiezione all’ingresso della struttura della serie di foto storiche sulla vita di Fabbri, e per la prima distribuzione nell’occasione della bella ristampa del libro del 1985 “Nino carissimo … arrivederci!”, autore don Mario Gerlin in ricordo dell’amico Francesco “Nino” Fabbri, a cura dell’Associazione Amici di don Mario Gerlin, con il patrocinio di VIP e il contributo di Banca della Marca. La cerimonia ufficiale per l’intitolazione del PalaFabbri, luogo di sport, cultura e responsabilità sociale, è stata realizzata con l’organizzazione e il coordinamento della Città di Pieve di Soligo, in collaborazione e con il contributo di VIP, Fondazione Francesco Fabbri, Consorzio BIM Piave Treviso, Ascotrade Gruppo Hera, SGS Sport Management, Latteria Soligo e Cantina Colli del Soligo.