Il "bene" non comincia oggi e il passato non è il "male". Gli ex parlamentari hanno servito il Paese con "dignità e onore" e vanno trattati con rispetto e non in modo ingiusto e supponente, come fa il neo-questore D'Incà in un'intervista al "Corriere del Veneto" (vedi post in Ultime News). Sono questi i concetti di una lettera aperta, che pubblichiamo qui di seguito, al neo-questore Federico D'Incà (M5St) scritta da Marco Preioni, senatore per la Lega Nord nelle legislature XI - XII - XIII
"All’ onorevole Questore Federico D’ Incà, a commento della sua intervista al Corriere del Veneto.
leggo con sgomento e dolore la tua intervista al Corriere del Veneto (15 giugno) nella quale definisci "... l' emblema di un passato malato ..." il vitalizio spettante ai parlamentari anziani: quelli che ti hanno preceduto e che hanno terminato il mandato liberando la cadrega che tu adesso puoi occupare.
Io sono uno di quelli che lo percepiscono, legato al numero di legislature compiute e secondo criteri retributivi comuni anche ai dipendenti pubblici e privati, come stabilito prima della riforma del 2012.
Ogni epoca ha le sue vicende, le sue caratteristiche, le sue logiche e le sue previsioni e proiezioni nel futuro; e dire che il nostro passato è “ malato ” è una falsità ed una ingiustizia. Quelle erano le regole e da esse sono nati oneri e diritti che vanno onorati, con disciplina e con onore, da chi è ora in Parlamento.
Contesto quindi la tua affermazione e ti voglio rammentare che tu stai godendo adesso anche delle cose sane e buone che il Parlamento del passato ha preveduto e provveduto per il tuo presente e che potrai trovare giuste nel tuo futuro se non le distruggerai per l’ attuale foga di insensata iconoclastia.
>Se tu pensi che tutto il passato è male e che il bene arriva con te, allora sei sulla cattiva strada: il passato del nostro Parlamento non è “ malato ” ! Anzi, è pieno di esempi di parlamentari virtuosi e sani, sovente ignorati da quella stampa che oscurava i più fedeli al loro compito mentre maliziosamente illustrava i più cialtroni.
Nella storia della nostra Repubblica migliaia di parlamentari hanno dedicato, negli anni più produttivi della loro vita, energie ed ingegno per operare bene nella legislazione, secondo la propria scienza e coscienza, talvolta anche sbagliando, ma quasi sempre in buona fede.
Io sono orgoglioso del mio passato di senatore della Lega Nord nella XI-XII-XIII legislatura.
Ho partecipato attivamente alla funzione legislativa e di sindacato ispettivo, interrogando intensamente i tanti governi ai quali mi sono contrapposto e proponendo leggi ed emendamenti che sarebbero ora apprezzati anche dal corrente Esecutivo lega-grillino ma che non ebbero fortuna allora, essendomi sempre trovato nello schieramento di minoranza.
Ho partecipato alla funzione parlamentare, consapevole dei doveri di disciplina e di onore, anche presiedendo per due legislature la Giunta delle Immunità parlamentari, succedendo ad un collega integerrimo ed illustre quale è il senatore Pellegrino e precedendo colleghi altrettanto stimati come Crema, Nania, Follini e Stefano, dei quali penso anche tu non possa di certo parlare male.
Avrei continuato il mio impegno in politica con immutabile entusiasmo e produttività ed ora potrei benissimo essere al tuo posto, se non mi fossi ritirato disciplinatamente e onorevolmente per fare spazio a nuovi parlamentari in ossequio alla manieristica invocazione mediatica di rinnovamento e di cambiamento.
Mi sento quindi personalmente ferito dalle tue parole che mi immergono ingiustamente, per tua immotivata sentenza e senza alcuna mia responsabilità, in un “ passato malato ” ma che tale non è.
Il nostro comune passato repubblicano non merita ingiurie ! Riconsidera dunque i tuoi propositi e le tue dichiarazioni: sono certo che sarai tu il primo ad essere consapevole della infondatezza degli slogan antiparlamentaristici che hanno ingiustificatamente illuminato la tua campagna elettorale.
Un cordiale saluto.
Domodossola, 17 giugno 2018
Marco Preioni"