Mario Usellini é stato deputato per quattro legislature (dalle VII alla X), iscritto al gruppo della Democrazia Cristiana. Nel contributo che pubblichiamo analizza come si è arrivati alla riforma costituzionale che riduce di oltre un terzo il numero dei parlamentari e spiega le ragioni della sa contrarietà e i motivi del suo NO al referendum del 20-21 settembre prossimi. Inspiegabile, se non per il pesante imbarazza (a parte il M5S), è il silenzio e dei partiti/gruppi parlamentari che all'ultimo voto, alla Camera, votarono per il 97% a favore della riforma.
Ecco l'intervento di Usellini: