Lo aveva promesso e lo ha fatto. L'on. Maurizio Ronconi, umbro, deputato/senatore per tre legislature (dal 1996 al 2008), cristiano-democratico di area centro-destra, si è recato stamani, 13 ottobre 2018, dai Carabinieri di Spello e ha querelato l'on. Luigi Di Maio che, come i lettori di questo sito ben sanno, aveva insultato gli ex-parlamentari che avevano annunciato l'intenzione di fare ricorso contro la delibera Fico-Boeri sul taglio retroattivo dei vitalizi e, non contento, aveva anche intimato ai componenti degli organi di giurisdizione delle Camere di adeguarsi alle direttive delle maggioranza politica attuale. Riportiamo qui di seguito la notizia della denuncia di Ronconi come pubblicata dal sito www.umbria24.it:
Tagli ai vitalizi, Ronconi va in caserma e denuncia Di Maio: «Risponderà per le minacce»
«Come preannunciato, questa mattina ho presentato alla stazione dei carabinieri di Spello, luogo di mia residenza, denuncia nei confronti del vice presidente del Consiglio e ministro del Lavoro, onorevole Luigi Di Maio». L’ex senatore umbro, Maurizio Ronconi, rompe gli indugi e porta il leader del Movimento 5 stelle in tribunale per la questione dei tagli ai vitalizi degli ex parlamentari. O, meglio, per le dichiarazioni contro chi ha fatto ricorso contro quei tagli. La querela, spiega infatti Ronconi su Facebook, è «per aver minacciato gli ex parlamentari che hanno presentato ricorso avverso alla illegittima delibera di taglio dei vitalizi, per aver minacciato il Consiglio di Giurisdizione della Camera intimando di emettere sentenza avversa ai ricorrenti, per aver minacciato pressioni nei confronti della Presidente del Senato».
Soldi alla Caritas «In quindici anni di impegno parlamentare – prosegue l’ex senatore – non ho mai ricevuto neppure un avviso di garanzia, ho rinunciato alla mia professione di medico, non mi sono di certo arricchito e non tollero che uno sfaccendato possa indicarmi come “dis..onorevole”. Ora si vedrà se l’onorevole Di Maio ricorrerà alla immunità parlamentare o accetterà il giudizio di un Tribunale. Per parte mia, ogni eventuale azione risarcitoria sarà devoluta interamente alla Caritas».