Il parlamento riunito ieri in seduta comune per eleggere i membri laici del Csm è riuscito a eleggerne nove, mentre manca il decimo (nella foto un'immagine dell'aula di Montecitorio). Questo risultato sorprendente è illustrato dalle cronache dei quotidiani che ricostruiscono i passaggi di una votazione piena di colpi di scena. Qui di seguito una selezione di articoli che propone la cronaca neutrale della giornata (Sole-24Ore e Corriere della Sera), due punti di vista opposti (Libero e Il Fatto) e una riflessione sul rapporto squilibrato tra promesse di trasparenza e realtà di accordi più o meno opachi (Manifesto):
1 - Giovanni Negri - Intesa sui nomi per il Csm. Ma scoppia il caso Valentino. A votazione in corso M5S e Pd si schierano contro il penalista di FdI indagato a Reggio Calabria. Tra le polemiche i partiti convergono in extremis su Giuffrè - Il Sole-24Ore, 18 gn23:
2 - Adriana Logroscino - Laici del Csm, eletti nove su dieci. Scoppia il caso su un nome di FdI. Le notizie di un'indagine su Valentino (che si ritira). Ma il suo sostituto Giuffrè non passa - Corriere della Sera, 18gen23:
3 - Fausto Carioti - Eletti 9 membri laici su 10. Agguato Cinquestelle sul nuovo Csm - Libero, 18gen23:
4 - Giacomo Salvini e Paola Zanca - Giustizia. Altro che "capaci". Csm, FdI si incarta da solo. Valaentino salta: è indagato - Il Fatto, 18gen23:
5 - Andrea Fabozzi - Nomine con il bilancino al Csm. La trasparenza resta una farsa - Il Manifesto, 18gen23:
