Ricordato in molti modi, ma innanzitutto come un pioniere della radio e come l'inventore dell'inchiesta televisiva, Sergio Zavoli è scomparso il 5 agosto all'età di 96 anni. E' stato un testimone del novecento e ha raccontato soprattutto la nascita e la crescita della Repubblica come cronista e reporter del servizio pubblico radiotelevisivo, dal 1947, prima a Radio Rai e poi in tv. Autore di programmi popolari e di grande successo, che spaziavano dallo sport (Processo alla Tappa) alla storia (Nascita di una dittatura), Zavoli aveva un senso spiccato per gli interessi e per la vita di tutti i giorni delle persone comuni e ai molteplici aspetti della loro esistenza ha dedicato gran parte del suo lavoro. Fortissimo e costante è stato il suo interesse per la vita pubblica e il suo impegno civile, orientato verso una sinistra moderata e riformatrice. Nel corso della sua lunga esistenza ha scritto moltissimi libri (tra i più noti il "Socialista di Dio" e la "Notte della Repubblica"). E già durante la sua lunga carriera professionale, si colloca una parentesi importante, negli anni '80, come presidente della Rai. Qui vogliamo però ricordare soprattutto la sua lunga carriera parlamentare: Zavoli fu senatore della Repubblica per quattro legislature, dal 30 maggio 2001 al 14 marzo 2018, aderendo ai Democratici di Sinistra e poi al Partito Democratico. Nella sua veste di Senatore, Zavoli continuò a occuparsi di cultura, di informazione e di televisione e fu presidente della Commissione di Vigilanza per quattro anni (2009-13). La sua passione, la sua misura e la sua competenza restano un insegnamento per tutti e a tutti noi mancheranno molto.