Il parere favorevole della Commissione Bilancio della Camera, approvato ieri, 20 luglio, sblocca la legge-Richetti che sarà all’esame dell’Aula da martedì prossimo. Dopo il parere critico della Commissione Affari Regionali (che esplicitamente chiede l’abolizione dell’art. 13 sui ricalcoli) e quello della Commissione Lavoro (che solleva dubbi di costituzionalità sul medesimo articolo), arriva il parere severo della Commissione Bilancio. La Bilancio ha espresso parere favorevole, subordinandolo a precise condizioni: i) la cancellazione dell’art. 5, che trasferirebbe all’INPS la gestione delle pensioni e dei vitalizi dei parlamentari; ii) chiede l’indicazione di “precisi criteri per la rideterminazione dell’importo del trattamento previdenziale secondo il metodo contributivo di cui all’art. 13”. Per la Commissione Bilancio “rimane comunque impregiudicata la necessità di svolgere una valutazione sulla complessiva coerenza di tali disposizioni, che incidono su requisiti già maturati, con la disciplina generale in materia pensionistica, giacché analoghi interventi (…) non sono mai stati adottati nell’ambito della disciplina pensionistica applicabile ai lavoratori dipendenti delle Amministrazioni Statali, a cui dovrebbe ispirarsi il provvedimento in esame”. Pubblichiamo di seguito il testo del parere con il dibattito, partecipato e controverso, svoltosi nella Commissione Bilancio. Segnaliamo inoltre che la Conferenza dei Capigruppo, nel fissare le modalità del dibattito che si svolgerà in Aula a partire da martedì prossimo, ha accolto la richiesta, sollecitata dall’Associazione ex-parlamentari, di ammettere la presentazione di pregiudiziali di costituzionalità, precedentemente negata in ragione di un’interpretazione ultra-formalistica del provvedimento.