Contro ogni norma di riservatezza degli atti istruttori e di rispetto della privacy, nei giorni scorsi, come documentato nella sezione "Temi di attualità-Segnalazioni Stampa" di questo sito, il quotidiano "La Notizia", diretto da Gaetano Pedullà (foto), ha pubblicato con nomi e cognomi una serie di articoli sulle situazioni personali, di salute e di reddito, di 18 ex-parlamentari che hanno richiesto la sospensiva del ricalcolo del loro vitalizio. La diffida chiede che gli articoli vengano rimossi dal sito web del quotidiano entro dieci giorni. La recente sentenza 2/2020 CG del Consiglio di Giurisdizione della Camera, che parzialmente annulla il dispositivo di mitigazione dei tagli della delibera 14/2018, rinviando la decisione in merito all'Ufficio di Presidenza, ha reso di nuovo di particolare attualità le richieste di sospensiva, sulle quali appunto si sofferma in modo scandalistico e illegittimo il quotidiano "La Notizia".
Ecco il testo della lettera-diffida inviata dal Presidente Antonello Falomi al direttore de "La Notizia":
DIFFIDA:
Al Direttore del quotidiano “La Notizia”
Dott. Gaetano Pedullà
Il giornale da Lei diretto ha pubblicato diversi articoli sulla recente sentenza 2/2020/CG del Consiglio di giurisdizione della Camera dei deputati relativa a 152 richieste di sospensiva cautelare della Deliberazione assunta dall’Ufficio di Presidenza della Camera dei deputati che ricalcola retroattivamente con metodo contributivo i loro vitalizi.
Non discuto, ovviamente, il punto di vista suo e del suo giornale in materia di vitalizi, né pretendo dal suo giornale, in questa sede, il rispetto dei principi di completezza e di pluralità dei punti di vista che dovrebbero caratterizzare la corretta informazione a cui hanno diritto anche i suoi lettori.
Contesto, invece, la decisione di pubblicare con tanto di nomi, cognomi, dati sensibili relativi a redditi, proprietà, mutui, condizioni di salute e mezzi di sostentamento di 18 dei 152 ricorrenti.
Si tratta di una pubblicazione illegittima che viola gli artt. 5, 6 del Regolamento (UE) 2016/679, 2-quater, 137 d.lgs. 196/03, nonché il principio di essenzialità dell’informazione di cui all’art. 6 delle regole deontologiche del trattamento dei dati personali a fini di giornalismo, oltre che il più generale principio di continenza di cui alla nota sentenza “decalogo” della Corte di Cassazione.
Gli atti pubblicati, quali atti istruttori del particolare procedimento giurisdizionale svolto dinanzi al Consiglio di giurisdizione della Camera dei deputati, sono infatti soggetti a un particolare regime di riservatezza che non ne contempla in alcun modo la pubblicità, con conseguente violazione del principio di liceità del trattamento in caso di relativa divulgazione.
Sono, invece, consultabili il registro delle sentenze e degli altri provvedimenti decisori, alla condizione che venga omessa l’indicazione dei dati identificativi delle persone interessate, a meno che esse non vi consentano (art. 4, c.9-bis del Regolamento per la tutela giurisdizionale della Camera dei deputati).
Ne caso degli articoli di cui sopra siamo di fronte alla divulgazione di atti istruttori (non provvedimenti decisori), con dati identificativi anche soggetti alla tutela rafforzata di cui all’art. 9 Reg. UE 2016/679. Una pubblicazione sicuramente non assistita dai requisiti di essenzialità dell’informazione e continenza, necessari per legittimare limitazioni della privacy individuale a fini informativi.
Trattandosi di una pubblicazione illegittima per le ragioni suddette, Le chiedo di rimuovere, entro il termine di 10 giorni dal ricevimento della presente, dal sito web del suo giornale, tutti i dati identificativi (in via diretta o indiretta) contenuti negli articoli in questione.
Antonello Falomi
Presidente della Associazione degli Ex-parlamentari
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