"Zingaretti, sulla sentenza-vitalizi sbagli di grosso!" - Lettera aperta di Manfredini, ex deputato ed ex operaio Fiat

"Zingaretti, sulla sentenza-vitalizi sbagli di grosso!" - Lettera aperta di Manfredini, ex deputato ed ex operaio Fiat

“Zingaretti, sulla sentenza-vitalizi sbagli di grosso!” – Lettera aperta di Manfredini, ex deputato ed ex operaio Fiat

Pubblichiamo la lettera aperta inviata dall'on. Viller Manfredini, operaio Fiat e sindacalista, ex deputato Pci per tre legislature, a Nicola Zingaretti, per criticare la scelta del segretario del Pd di diffondere via tweetter, la sera del 25 giugno scorso, appena appreso della sentenza della Commissione contenziosa del Senato che annullava la delibera di ricalcolo retroattivo dei vitalizi, uno sconcertante commento che, testualmente, diceva: "Sui #vitalizi una scelta insostenibile e sbagliata. La cassa integrazione è in ritardo e si rimettono i vitalizi. Non è la nostra Italia".
 
Ecco la lettera di Manfredini:

                                                                                                                Al Segretario Nazionale del  
                                                                                                                Partito Democratico       
                                                                                                                 Nicola Zingaretti

Caro Segretario,

mi chiamo Viller Manfredini, 73 anni e residente a Vinovo in via Don Minzoni,7 (To); ho lavorato 37 anni alla Fiat Mirafiori di Torino come operaio specializzato.

Sono iscritto alla CGIL dal 66, prima come operaio, poi come pensionato; mi sono iscritto al PCI nel 69 percorrendo come iscritto tutta la strada politica fino ad oggi con il PD.

In fabbrica ho svolto sempre l’incarico di rappresentante sindacale, sono stato il segretario della sezione di fabbrica del PCI alla Fiat Mirafiori nei primi anni 70 e nel 76 eletto nel Comitato Centrale del Partito. Nel 79 sono stato eletto Deputato al Parlamento nella VIII°, IX° e subentrato nella X° legislatura al compagno Pajetta nel 90. Nella mia esperienza politica sono stato amministratore in tre Comuni, ultimo dei quali in montagna e nella corrispondente Comunità Montana. Istituzione territoriale a forte rappresentanza democratica, funzionante e partecipata e frettolosamente soppressa.

Ho voluto scriverti perché mi ha preoccupato l’affermazione di “sentenza scandalosa” riferita alla decisione della Commissione Giurisdizionale del Senato sul ricorso al taglio dei vitalizi e mi ha sorpreso l’accostamento alla mancata erogazione della “cassa integrazione” a migliaia di lavoratori.

Non eravamo il partito della indipendenza della Magistratura e della sua autonomia? Si può dissentire, ma affermare che si tratta di una “sentenza scandalosa” fa pensare alla voglia di voler indirizzare a priori e a prescindere, la volontà di chi deve sentenziare. Diritti, leggi, sentenze costituzionali non sono opinioni politiche: solo questo deve guidare che deve giudicare. E questa sentenza, al diritto stabilito dalle leggi dello Stato e alla Costituzione Repubblicana, fa riferimento.

Se la cassa integrazione non viene erogata c’è un Ministro responsabile: fai la voce grossa con il ministro, perché questo sì che è scandaloso!

E’ evidente che non conosci la delibera Fico-Boeri sul taglio dei vitalizi, ma puoi rimediare ascoltando il Presidente dell’Associazione ex Parlamentari il compagno Falomi che tu conosci, oppure il sen. Zanda che tu hai voluto come tesoriere del partito, ovvero il compagno Sposetti a te ben noto.

Il sig. ministro Di Maio, qualora tu non lo sapessi, ha motivato la richiesta dei “tagli” ai vitalizi degli ex Parlamentari affermando che erano “privilegi di ladri e parassiti” e che avremmo dovuto vergognarci!

In parlamento, soprattutto la sinistra, ha fatto eleggere decine di operaie e operai, impiegati insegnanti, dirigenti sindacali e di partito, amministratori di comuni e provincie e regioni che hanno onorato il Parlamento rappresentando con serietà e impegno il consenso di migliaia di cittadini.

TUTTI LADRI E PARASSITI??

Nella ricorrenza del 2 GIUGNO la televisione ha ricordato, quale testimone del voto alle donne del giugno del 46, Marisa Rodano, figura storica del nostro partito e parlamentare esemplare a cui è stato tagliato il vitalizio con la motivazione politica del caporione dei M5s di “ladra e parassita”. Vagli a spiegare che la sentenza della Commissione del Senato è “scandalosa” e che in sostanza ha ragione Di Maio!

I tagli effettuati non sono di qualche centinaia di euro mensili, bensì di qualche migliaia di euro mensili.

MIGLIAIA DI EURO AL MESE, caro segretario!

Tranquillo, provengo da una famiglia di modeste condizioni ma dignitosa, pur dovendo aiutare un figlio disoccupato, benchè laureato e ricercatore, campo lo stesso, con un portafoglio più vuoto, con qualche rinuncia e sacrificio confidando nella salute che, data l’età, con il passare degli anni può venir meno.

Continuo a dare battaglia politica per difendere il Parlamento della Repubblica e i suoi eletti in quanto difendo la prerogativa di rappresentanti del popolo italiano, in un momento difficile per la pochezza politica di molti degli attuali eletti. Ma rappresentano gli elettori così come quelli eletti in passato. Io difendo la democrazia rappresentativa, tu mi pare hai cambiato idea visto il consenso dato al taglio del numero dei parlamentari. Solo per un mero risparmio o per ridurre la rappresentanza Popolare?

Scusa la delusione ma ho voluto dirti come la penso, perché ho sostenuto idee che hai espresso e che oggi non sostieni. Prima liberi il nostro partito dalla sudditanza del M5s prima sarà fatta chiarezza sulla linea politica del P.D.

Spero di aver riscontro a questa mia lettera. Ti saluto, orgogliosamente operaio, deputato e comunista.

Viller Manfredini

P.S. Farò campagna elettorale per il NO al referendum sul taglio dei parlamentari, con la tessera del Partito Democratico in mano!

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